Possono esistere felicità trascurabili? Come chiamare
quei piaceri intensi e volatili che punteggiano le nostre giornate, accendendone
i minuti come fiammiferi nel buio? Sei in coda al supermercato in attesa del tuo
turno, magari sei bloccato nel traffico, oppure aspetti che la tua ragazza esca
dal camerino di un negozio d'abbigliamento. Quando all'improvviso la realtà
intorno a te sembra convergere in un solo punto, e lo fa brillare. E allora
capisci di averne appena incontrato uno. I momenti di trascurabile felicità
funzionano così: possono annidarsi ovunque, pronti a pioverti in testa e farti
aprire gli occhi su qualcosa che fino a un attimo prima non avevi considerato.
Per farti scoprire, ad esempio, quant'è preziosa quella manciata di giorni
d'agosto in cui tutti vanno in vacanza e tu rimani da solo in città. Quale
interesse morboso ti spinge a chiuderti a chiave nei bagni delle case in cui non
sei mai stato e curiosare su tutti i prodotti che usano. A metà strada tra "Mi
ricordo" di Perec e le implacabili leggi di Murphy, Francesco Piccolo mette a
nudo i piaceri più inconfessabili, i tic, le debolezze con le quali tutti noi
dobbiamo fare i conti. Pagina dopo pagina, momento dopo momento, si finisce col
venire travolti da un'ondata di divertimento, intelligenza e stupore. L'autore
raccoglie, cataloga e fa sue le mille epifanie che sbocciano a ogni angolo di
strada. Perché solo riducendo a spicchi la realtà si riesce ad afferrare per la
coda il senso profondo della vita.
Caricato il 07/nov/2011 da Emons audiolibri
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