mercoledì 25 aprile 2018

TERRA MANENT

Titolo del progetto:                              TERRA MANENT 
                       Bosco Sociale e non solo 

Oggetto: progetto di integrazione sostenibile e di educazione ambientale;

Settore: agricoltura biologica e selvicoltura;
  
Ente promotore: comune di Comignago (NO);

Collaborazioni: ospiti della casa di accoglienza “Le Villette” di Comignago (cooperativa VersoProbo);

Beneficiari: l’intera cittadinanza;

Conduttori: (2) un volontario specializzato nel settore agricolo e un volontario specializzato nel settore socio educativo;
  
Durata: 3 anni  per il completamento degli interventi progettuali. Questo periodo di tempo è ritenuto idoneo per una partenza realistica dell’ampio potenziale dell’idea. Al termine di questo periodo e verificatasi l’avvenuta messa in opera degli interventi e delle attività previste in sede progettuale, il progetto Terra Manent ristabilirà nuovi obiettivi nel rispetto dei principi fondanti, allo scopo di valorizzare ulteriormente la nuova realtà creata e le sue possibilità di rinnovamento; 

Un po’ di teoria: Il bosco è realtà sociale per natura. Nasce e si alimenta grazie ad un equilibrio di cooperazione spontanea tra esseri viventi totalmente diversi. Il bosco sociale Terra Manent intende inserire l’elemento uomo mantenendo lo stesso principio di condivisione e consegnandogli il compito di dedicarsi al perseguimento di obiettivi di bellezza e di utilità che possano ricadere sull'intera collettività;
  
Contenuti sociali:  La proposta progettuale di Terra Manent consiste nell'offrire ai richiedenti asilo politico della casa accoglienza “Le Villette” un’occasione di avvicinamento al mondo dell’agricoltura biologica in un contesto boschivo, pubblico e riqualificato, dedicato alla bellezza;

Ambiti di intervento: Terra Manent è un bosco sociale. Il terreno è di proprietà comunale, dell’ampiezza complessiva di circa 5000 metri quadrati. All'interno dell’area interessata prendono vita due contesti distinti quanto complementari. Un’area produttiva di orto biologico e un’area contemplativa di bosco didattico. La manutenzione delle due realtà è a carico dei richiedenti asilo, dei conduttori e dei volontari che volessero prestare la loro opera al bene comune. 
A partire dal mese di gennaio 2018 si è dato avvio ad un’ampia opera di bonifica del terreno con l’estirpazione di rovi e schianti abbandonati che rendevano inaccessibile l’area e nascondevano le sue potenzialità. 
Orto bio: Un settore pianeggiante già privo di vegetazione arborea ad alto fusto dell’ampiezza di 1000 metri quadrati è il luogo destinato a diventare area per la coltivazione biologica, a scopo didattico e di consumo, diretto agli ospiti della casa di accoglienza “Le Villette”. 
L’area interessata sarà teatro visibile di un cambiamento attraverso il lavoro e le competenze fornite ai fruitori da un esperto del settore. L’intento è formare professionalmente le persone per un lavoro riguardoso del territorio e capace di dare soddisfazione concreta, evidente e di qualità. 
Ovunque queste abilità dovessero essere impiegate in futuro, saranno bagaglio personale degli attuali fruitori, che nel frattempo avranno avuto la possibilità di vivere a contatto con una realtà del fare fortemente collegata alle soddisfazioni e alle armonie naturali prodotte dalla terra. 
L’ambizione del progetto si spinge fino a considerare i prodotti finali delle coltivazioni non solo come bene di prima necessità direttamente consumabile presso la casa di accoglienza, ma anche come beni di qualità da poter destinare alla vita comunitaria del paese e ai suoi abitanti attraverso formule compatibili con lo spirito del progetto e riguardose di ciò che è frutto di un lavoro.  
In una vera ottica di scambio il territorio si offre, viene rivalutato, e diventa bene di condivisione. 
Al termine del periodo considerato sarà possibile fare una realistica analisi del progetto per eventuali rinnovi, modifiche o ampliamenti dello stesso.  
Bosco vivo: l’intervento nell'area boschiva del terreno avrà il semplice ma non banale scopo di valorizzare la bellezza naturale del luogo. Un bosco curato e ripopolato di esemplari autoctoni in gran parte sostituiti dalla robinia. Una biodiversità da ricreare nel tempo e mantenere per ridare alla collettività un luogo di pubblico utilizzo. Tigli, querce, castagni e noci in compagnia di qualche esemplare frutticolo troveranno casa in un contesto a forte indirizzo didattico per le scuole e ricreativo per il relax di una passeggiata o di una lettura. Alberi ad alto coefficiente di apprezzabilità per l’uomo e la fauna presente. 
I richiedenti asilo avranno il compito della manutenzione e della cura anche di quest’area, per un sottobosco facilmente accessibile alle famiglie. Non sarà necessario uno stravolgimento di ciò che è esistente, ma un’opera di cura da prestare dopo la prima bonifica da rovi, schianti e alberi malati.  
La fantasia aiuterà a dare un aspetto gentile al luogo con casette per gli uccelli, spiazzi per picnic, aree dedicate ai fiori.  
Finalità: L’ambizione è di fornire un’area che possa essere risposta ad esigenze diverse, con ricaduta diretta su tutta la cittadinanza.  
• La riconsegna di un luogo pubblico pulito, accessibile e bello; 
• La costituzione di una palestra professionale sui principi di una agricoltura biologica e rispettosa; 
• La concretizzazione di un luogo di integrazione attiva, basato sul fare e sull'espressione di idee; 
• Fornire un contesto per la didattica, il relax, la cultura. 
Il percorso prevede un iniziale triennio di formazione alle persone interessate per poter apprendere, sia su base teorica sia attraverso la pratica, le tecniche di un corretto e rispettoso lavoro agricolo, dalla bonifica alla rotazione e associazione delle diverse colture.  
Necessità progettuali alla partenza:  
• Recinzione dell’area orto; 
• Attrezzi da lavoro per gruppi di 4/5 persone; 
• Disponibilità fonte idrica; 
• Ricovero attrezzi; 
• Promozione del progetto attraverso iniziative di informazione e sensibilizzazione.

Step annuali di progettazione: 

2018:  
• bonifica del terreno e attivazione dell’orto a cura dei ragazzi della casa di accoglienza “Le Villette”; 
• attività di formazione professionale per i ragazzi coinvolti nel rispetto dei principi di agri-bio; 
• recinzione per l’area orto; 
• acquisto degli attrezzi da lavoro necessari per gruppi di intervento di 4/5 persone; • bonifica e manutenzione dell’area boschiva adiacente alla zona orto; • attivazione di iniziative didattiche e di sensibilizzazione con la scuola primaria; • inclusione nel circuito di opportunità per la cittadinanza; 
• Piantumazione di piante e arbusti autoctoni e da frutto. 

2019: 
• continuità del progetto orto con principi di rotazione; 
• tutto raggio per i ragazzi coinvolti e loro specializzazione; 
• mantenimento dell’area boschiva già fruibile e suo ampliamento fino a totale copertura del terreno; 
• impianto di irrigazione a goccia per un’ottimizzazione della risorsa acqua; 
• apertura delle proposte didattiche e di sensibilizzazione per le scuole primarie del territorio; 
• istallazione di pannelli illustrativi per i visitatori; • aree relax per le famiglie. 

2020: 
• avvio della fase autonoma per gli aderenti al progetto con mantenimento della consulenza; 
• installazione di una serra a scopo didattico e per un prolungamento stagionale delle attività; 
• area boschiva come luogo ricreativo con attenzione a elementi estetici pertinenti con lo spirito dell’iniziativa; 
• continua cura dell’intera area e presentazione di progetti socio-culturali per la cittadinanza, 
• promozione di eventi. 

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