Associazione
lucana in Piemonte
Carlo Levi
Con il Patrocinio di: Ministero
per i Beni e le Attività Culturali,
Regioni Basilicata e Piemonte
Province di Matera, Potenza e Torino - Città di Matera, Potenza e Torino
Commissione
Regionale Lucani nel Mondo
Premio Letterario di Poesia e Narrativa “Carlo Levi”
11ª Edizione 2012
Anche nel 2011 la 10ª Edizione del Premio letterario
di Narrativa, Poesia e Saggistica “Carlo Levi” ha avuto grandi riconoscimenti
ed una grande partecipazione.
Il premio è nato, nel 2002, dalla volontà di
celebrare il centenario della nascita (29 novembre 1902 - 4 gennaio 1975) del
grande meridionalista torinese, Carlo Levi. Dal 2003 l’Associazione Lucana in
Piemonte ha deciso di renderlo una ricorrenza annuale.
Dal 1981, ogni anno, l’Associazione propone attività
volte a ricordare il medico, pittore, scrittore e politico torinese del sud.
Con l’istituzione annuale del premio
letterario, di poesia e narrativa abbiamo voluto riaprire un percorso
soprattutto con le nuove generazioni, riprendere un proficuo rapporto con la
poesia e con i racconti, tra rinnovamento e continuità, perché ciò che colpisce
ancora oggi di Levi è la sua lucidità, la sua estrema coerenza, il carattere
sempre intenso e vibrante delle sue affermazioni, la forza quasi “pittorica”
delle sue immagini e il suo lavorare sulla parola come luogo privilegiato di
comunicazione e di confronto collettivo.
Riteniamo di attualizzare la sua acuta intelligenza
e la sua appassionata partecipazione alle vicende del potere come emerge in
quest’ultima frase, quasi un testamento e una summa della sua poetica e della
sua politica: “E allora naturalmente il
nascere della poesia, della libertà, dell’arte o del linguaggio - che sono, in
fondo, degli equivalenti - è sempre per natura contro il potere, e quando a sua
volta arriva a vincere e a conquistare il potere diventa non più linguaggio,
autonomia, libertà, arte ecc., ma di nuovo potere, contro cui nuove forze si
muoveranno per sorpassarlo e distruggerlo, a meno che esso sia stato capace di
creare delle forme tali di libertà che, superando il tempo, resistano
modificandosi continuamente, rifacendosi alle proprie origini, ricoinvolgendo
sempre nuove persone nelle loro strutture, rimanendo vive, riuscendo, cioè, a
non diventare nuovo potere”.
Nessun commento:
Posta un commento