Lo incontriamo da ragazzino mentre "scarpagna" verso le
Bisacconi (le scuole elementari del paese). Sono gli anni '50 e mentre ruba in
una vigna un grappolo di schizzozibibbo, Lupetto, così lo chiamano, vede un uomo
alto, con una barba immensa e un vecchio cane. E' una divinità pagana, sporca
come un letamaio, che gli regala una facoltà meravigliosa: un orologio interno,
un orobilogio, che gli consentirà di correre avanti nel tempo. Così Lupetto
diviene Saltatempo, cresce bislacco e distratto, mentre il paese dove vive si
sta trasformando e l'orobilogio con i suoi giri improvvisi e vorticosi prospetta
il tempo che verrà.
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