UN LIBRO PER LA TUA ESTATE
Una semplice vacanza a Ostia, con la figlia Giulia.
Doveva essere un momento di relax per l'ispettore Ferraro: qualche giorno di
distensione per cercare di costruire un nuovo rapporto con quella ragazzina in
piena adolescenza. Durante una nuotata al largo una barca alla deriva attira la
loro attenzione. A bordo un biglietto lascia intendere che qualcuno ha deciso di
porre fine alla sua vita. "Perdono tutti e a tutti chiedo perdono", c'è scritto.
E sotto, "Non fate troppi pettegolezzi". Parole prese in prestito da Cesare
Pavese, che Giulia, lettrice appassionata, riconosce subito. Una volta chiamati
i colleghi di Roma, la faccenda sembrerebbe finita lì per Ferraro, se non fosse
che il suicida ha lasciato un'ex moglie a Milano, e all'ispettore tocca
l'ingrato compito, tornato a casa, di informare la donna. E così, suo malgrado,
in una calda estate milanese, Ferraro si trova coinvolto insieme alla figlia in
un'indagine sul destino di un uomo qualunque, Giovanni Tolusso, che partito dal
nulla era riuscito caparbiamente a costruirsi una vita dignitosa. Fino a quando,
in un'assolata mattina romana, il recapito di una cartella esattoriale aveva
segnato l'inizio della sua fine... Il più kafkiano dei gialli di Biondillo, il
più disperato, il più intimamente legato alla crisi economica che stiamo vivendo
in questi anni difficili, in cui le nostre illusioni sembrano crollare, una a
una, impietose.
Pubblicato in data 23/mag/2013 da ILLIBRAIO
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