UN LIBRO PER LA TUA ESTATE
Tutti, anche i più sprovveduti, sanno che in Cina le
coppie non possono avere più di un figlio. Le autorità cinesi sono molto attente
al controllo demografico, e chi trasgredisce incorre in severe sanzioni. Come fa
allora la modesta signora Ming, addetta alle pulizie della toilette per gli
uomini del Grand Hotel di Yunhai, ad avere dieci figli? Il moderno e
spregiudicato imprenditore francese, a Yunhai per affari, ritiene che la donna
lo voglia prendere in giro. Si diverte a parlare con lei, ad ascoltare le storie
che lei gli racconta sui suoi figli immaginari, e ne approfitta per praticare la
lingua del luogo, il cantonese, ma di base è convinto che la donna sia una
mitomane. Nel corso dei giorni, però, man mano che si dipanano le vicende dei
figli inesistenti, l'uomo d'affari cambia parere. Le parole della signora Ming,
farcite di precetti di Confucio, gli fanno apparire l'esistenza sotto un'altra
ottica, lo spingono a indagare sui labili confini che dividono la verità dalla
menzogna e lo portano, infine, a rivalutare la sua stessa vita e a considerare
seriamente la possibilità di una paternità fino ad allora accuratamente evitata.
Un libro, da leggere all'ombra rinfrescante di un bel albero in questa calda estate, che ci trasporta in Cina, per noi ancora per molti versi oscura, con la narrazione dei comportamenti della gente comune ispirati dalla loro memoria storica e culturale nella perenne ricerca fra verità e menzogna, fra realtà ed apparenza, in sostanza ... Così è (se vi pare)
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