sabato 25 maggio 2013

LA LUNGA NOTTE DEL DOTTOR GALVAN - di PENNAC Daniel



Giovane medico del pronto soccorso, Gerard Galvan racconta una folle notte di molti anni prima, quando fra crisi di asma e arti spappolati era stato finalmente notato un uomo seduto su una sedia che ripeteva: "Non mi sento tanto bene". Il malato passa da tutti gli specialisti, convocati d'urgenza a risolvere uno dopo l'altro crisi acute di ogni genere: dall'occlusione intestinale all'esplosione della vescica, all'attacco epilettico. Rimasto accanto al suo letto, Galvan si addormenta e al mattino il malato non c'è più. È morto? È sparito? Dove è stato portato? Galvan non sa neppure come si chiama. Nessuno lo sa. Ma il paziente riappare e le cose che dirà e farà saranno per il buon Galvan la fine di un sogno. 
http://giotto.ibs.it/cop/copj170.asp?f=9788807840586 La lunga notte del dottor Galvan Giovane medico del pronto soccorso, Gerard Galvan racconta una folle notte di molti anni prima, quando fra crisi di asma e arti spappolati era stato finalmente notato un uomo seduto su una sedia che ripeteva: "Non mi sento tanto bene". Il malato passa da tutti gli specialisti, convocati d'urgenza a risolvere uno dopo l'altro crisi acute di ogni genere: dall'occlusione intestinale all'esplosione della vescica, all'attacco epilettico. Rimasto accanto al suo letto, Galvan si addormenta e al mattino il malato non c'è più. È morto? È sparito? Dove è stato portato? Galvan non sa neppure come si chiama. Nessuno lo sa. Ma il paziente riappare e le cose che dirà e farà saranno per il buon Galvan la fine di un sogno. 5,52 new EUR in_stock



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sabato 11 maggio 2013

LA PROSIVENDOLA - di PENNAC Daniel



Per rilanciare le vendite del suo autore di maggior successo, del quale non si devono conoscere né il nome né il viso, la regina Zabo, tirannica regina e geniale 'prosivendola' della casa editrice Taglione, decide di reclutare un sostituto che incarni pubblicamente il misterioso J. L. B. L'operazione riesce, ma il sostituto rimane vittima di un attentato durante uno show delirante. Bloccato in ospedale in stato di coma, Benjamin viene ciò nonostante informato degli sviluppi del caso dalla sua tribù, resa tranquilla sulla sua salute dall'affermazione della sorellina astrologa secondo cui Ben vivrà fino a 93 anni. 
http://giotto.ibs.it/cop/copj170.asp?f=9788807812446 La prosivendola Per rilanciare le vendite del suo autore di maggior successo, del quale non si devono conoscere né il nome né il viso, la regina Zabo, tirannica regina e geniale 'prosivendola' della casa editrice Taglione, decide di reclutare un sostituto che incarni pubblicamente il misterioso J. L. B. L'operazione riesce, ma il sostituto rimane vittima di un attentato durante uno show delirante. Bloccato in ospedale in stato di coma, Benjamin viene ciò nonostante informato degli sviluppi del caso dalla sua tribù, resa tranquilla sulla sua salute dall'affermazione della sorellina astrologa secondo cui Ben vivrà fino a 93 anni. 6,80 new EUR in_stock



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venerdì 3 maggio 2013

AVEVANO SPENTO ANCHE LA LUNA - di SEPETYS Ruta


NELLA NOSTRA BIBLIOTECA QUESTO LIBRO E’ RISULTATO TRA I PIÙ  LETTI NEGLI ULTIMI QUATTRO MESI


Lina ha appena compiuto quindici anni quando scopre che basta una notte, una sola, per cambiare il corso di tutta una vita. Quando arrivano quegli uomini e la costringono ad abbandonare tutto. E a ricordarle chi è, chi era, le rimangono soltanto una camicia da notte, qualche disegno e la sua innocenza. È il 14 giugno del 1941 quando la polizia sovietica irrompe con violenza in casa sua, in Lituania. Lina, figlia del rettore dell'università, è sulla lista nera, insieme alle famiglie di molti altri scrittori, professori, dottori. Sono colpevoli di un solo reato, quello di esistere. Verrà deportata. Insieme alla madre e al fratellino viene ammassata con centinaia di persone su un treno e inizia un viaggio senza ritorno tra le steppe russe. Settimane di fame e di sete. Fino all'arrivo in Siberia, in un campo di lavoro dove tutto è grigio, dove regna il buio, dove il freddo uccide, sussurrando. E dove non resta niente, se non la polvere della terra che i deportati sono costretti a scavare, giorno dopo giorno. Ma c'è qualcosa che non possono togliere a Lina. La sua dignità. La sua forza. La luce nei suoi occhi. E il suo coraggio. Quando non è costretta a lavorare, Lina disegna. Documenta tutto. Deve riuscire a far giungere i disegni al campo di prigionia del padre. E l'unico modo, se c'è, per salvarsi. Per gridare che sono ancora vivi. 


Caricato in data 18/lug/2011 DA il libraio
Un successo internazionale in uscita in tutto il mondo.
Una voce unica che spezza il silenzio della storia.



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giovedì 2 maggio 2013

PER UN PRIMO MAGGIO ....

Una tradizione francese: della felicità e del lavoro!



Il 1° maggio è la festa dei lavoratori in tutto il mondo, ma è anche il giorno in cui i francesi si offrono vicendevolmente un mughetto.

Ma perché offrire un mughetto il 1° maggio? Perché questa gentile la tradizione viene ad essere associata alla celebrazione della festa dei lavoratori?

Il mughetto fiorisce in primavera, ed è il fiore perfetto per festeggiare l'arrivo della primavera. 
Già nell'antichità i Celti attribuivano a questo semplice fiore la virtù portare buona fortuna.
Ma la tradizione di offrire un mughetto ha le sue origini nel Rinascimento. Il 1° Maggio 1561, re Carlo IX ricevette un mughetto porta - fortuna, apprezzò il dono e decise di donare, ogni anno, un mughetto a tutte le dame della sua corte. 
La tradizione continuò sino alla Belle Epoque, quando  molti negozi, principalmente nell' Île-de-France, il 1° maggio offrivano dei mughetti  alla loro clientela.
Tra il 1886 e il 1889, con l'avvento dell'era industriale, molte proteste sindacali scossero la Francia.
Nel 1889 i sindacati proposero che il 1° maggio fosse dedicato alle manifestazioni di rivendicazione dei lavoratori. I partecipanti alle manifestazioni presero l'abitudine di appuntarsi sul bavero della propria giacca un triangolo rosso che simboleggiava la giornata del lavoratore divisa in tre parti uguali: il lavoro, il tempo libero e il sonno.
Più tardi questo triangolo venne sostituito da una rosa canina rossa, che divenne il simbolo delle rivendicazioni dei lavoratori. Dal 1907 il mughetto iniziò gradualmente a sostituire la rosa canina. Nel 1941 il governo francese decise di istituire formalmente  il 1° maggio quale Festa del Lavoro, e, poiché il rosso era tradizionalmente associato alla sinistra politica, per cercare di riunire le parti sociali in contrasto, fece assurgere il mughetto a fiore rappresentativo della Festa del Lavoro.

Ed è così che il mughetto iniziò a simboleggiare sia la felicità che il lavoro.
Più il mughetto è fornito di campanule, più fortuna dona a coloro che lo ricevono. Alcune persone, addirittura, pensano che solo gli steli di mughetto con tredici campanule possono portare fortuna...

E, curiosamente, la tradizione è ancora radicata in Francia ai giorni nostri. Offrire dei mughetti ha, quindi il significato dì augurare alla persona a cui sono destinati tutta la felicità del mondo, soprattutto ... in questi tempi agitati per il mondo del lavoro!

Se avrete la l'opportunità di passeggiare per una delle belle vie di Parigi per il primo maggio, potrete scorgere numerosissimi giovani o organizzazioni di volontariato che vendono il mughetto, per la strada, senza alcuna formalità e senza pagare alcuna tassa.

Un semplice fiore per augurare a tutti i nostri lettori tanta fortuna e un buon lavoro!